Nome: Umberto
Cognome: Zurlini
Età: 19 anni
Luogo di nascita: Bologna
Corso di studi: Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
Sport: Ginnastica Artistica
Risultati recenti:

  • Medaglia di bronzo al volteggio alla finale nazionale della prova di Coppa del
    Mondo di Guimaraes (Portogallo) in data 22/09/2019.
  • Medaglia di argento al corpo libero e medaglia di bronzo al volteggio al
    Campionato Italiano Assoluto di Napoli in data 7/11/2020.
  • Nono posto di squadra in Serie A1 conseguito al termine delle tre prove
    svoltesi in Firenze (01/02/2020), in Ancona (22/02/2020) e in Napoli
    (17/10/2020).

Obiettivi:

  • Competizioni internazionali di squadra ed individuali.
  • Raggiungimento della “Final Six” di Serie A1.
  • Medaglia ai Campionati Italiani Assoluti.

Breve presentazione:
Pratico Ginnastica Artistica a livello agonistico da quasi 12 anni e dal gennaio
2019 ad oggi sono inserito nel programma federale di preparazione olimpica
riservato all’elìte della ginnastica italiana. Considerato da molti uno sport
minore, la ginnastica artistica richiede un impegno in termini di ore di
allenamento che difficilmente trova eguali: mi alleno tutti i giorni, dal lunedì al
sabato, dalle ore 14:00 alle ore 18:00. Sono un ginnasta cosiddetto “all around”
e dunque impegnato su tutti e sei i grandi attrezzi, sebbene prediliga il corpo
libero, il cavallo con maniglie e il volteggio. Il valore più importante trasmessomi
da questo sport è sicuramente la costanza e la conseguente capacità di
adattamento e di organizzazione della mia routine quotidiana. Valore che mi
ha permesso di conciliare al meglio l’attività agonistica di livello internazionale
con l’impegno scolastico (ho frequentato il Liceo Classico L.A. Muratori

diplomandomi con la valutazione di 100 e Lode). Ritengo che l’attività
accademica sia fondamentale per la formazione lavorativa, nonché sportiva, in
quanto in grado di allenare la mente, permettendo all’atleta di sviluppare
maggior freddezza nel corso della competizione ed una maggiore
consapevolezza dei propri limiti e punti di forza. Per questo motivo ho rifiutato
più volte di trasferirmi in un centro federale dove l’atleta si allena soltanto (a
scapito della formazione professionale) e ho scelto di vivere la doppia vita di
atleta – universitario.